Terza Edizione del Concorso Letterario Nazionale di Monselice “Monselice per le Pari Opportunità – Davanti allo specchio: immagine di lei

Sto’ lì ad osservarti, come
quando germoglia la primavera
già matura e stanca, per i tuoi
affanni morbidi al ricordo.

Rimpianto o solo ascolto…non so,
sei un soave impeto di uno stagno,
che abbandona il gelo di un inverno
e torna sempre ad illuminare gli odori
mai caduti in letargo.

Sbocciano sempre i tuoi sciami fruscianti,
come malinconie vendute a quel vento
passeggero che li conserva tra i suoi
sapori preferiti.

Dolce fantasia di foglie soffiate,
sempre di più…. sei come un messaggio
di pensieri che regali al tempo che ti
percorre soavemente…sfogliandoti.

Sì…..se potessi sfogliare il tuo autunno…..
ora stanco, lancia miele di te, e
poi, si addormenta, ha troppo aspettato
le tue foglie affollate e desiderate.

Sei come quell’albero solo, àncora di rami
brillanti, ti cercano tra fiori caduti per sapere
di quello che odora di più e mi parla di te.

Mai…. sarai dimenticata memoria,
e sempre toccherai quel mio gracile cuore,
quando avrò bisogno di un sorriso che non c’è.

Tu, allora, d’improvviso abbraccerai quell’esile
trifoglio, solitario all’umore eterno di una
infinita dolcezza e sfiorerai le mie guance.

Una immagine delle mamme del mondo, che ridono, lavorano e soffrono, ma sempre in silenzio.

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