Terza Edizione del Concorso Letterario Nazionale di Monselice “Monselice per le Pari Opportunità – Davanti allo specchio: immagine di lei“
Come una rosa esplosa nel cielo di maggio
l’abito di pizzo bianco che ammutolisce ed incanta
il rossore sulle guance
il profumo delle mimose che si espande intorno
il mio sangue arreso alla luna
dormo lieve
con lo specchio che non riflette più il mio viso
con la pioggia che batte e ribatte sopra i vetri
il sambuco che oscilla nel vento
la notte ed il giorno che ruotano intorno ai pianeti
si scioglie nel cuore il nome della sera
la calda placenta dell’infanzia
la neve che parla con il sole
i nidi delle colombe sui dorsi delle case.
Qui, a Mariupol
abbandonata ad un canto di sirene
vedo volti disfatti, intrecci caldi di mani, ombre spaesate
un violino, il silenzio
sento il gelo che mi tocca la nuca
il sudore che mi bacia la schiena
e con la mia gonna ampia a fiori rossi accesa come i sogni
il tempo di una scintilla sulla pelle
vedo la vita che va alla deriva
le labbra piene di parole che trattengono il silenzio.
La casa è piena di voci
un nodo di pianto si compone e si scioglie
il dolore grida come un lupo braccato
ed io m’appresto al lungo viaggio
verso un Ade selvaggio e sconosciuto
vestita d’alba, di luci fioche
di piccole stelle azzurre.
Lo specchio riflette solo la mia morte.
Muta e splendente.